Quello del colore dei capelli è sempre un argomento estremamente delicato per tutte le donne.

Spesso, infatti, quello che Madre Natura ha donato non corrisponde alla nostra indole e per questo tendiamo a modificarlo secondo le inclinazioni personali e i vari periodi della vita.

Alcune trovano la nuance ideale e non l’abbandonano più, altre amano invece sperimentare e sottopongono la chioma a una serie di esperimenti, alcuni più riusciti altri meno.

Esistono tutta una serie di convinzioni che coinvolgono il tema della tinta, alcune veritiere altre del tutto infondate e per questo sarebbe opportuno mettere ordine, così da poter procedere in maniera serena e spensierata verso la tonalità che maggiormente ci rappresenta ma soprattutto che dona al nostro incarnato.

L’importanza del sottotono della pelle nella scelta del colore giusto

Talvolta il desiderio di possedere una chioma bionda o mora deve fare i conti con il tipo di carnagione posseduta, poiché alcune sfumature potrebbero non accordarsi affatto con il nostro viso, rovinando l’effetto totale per un semplice errore di valutazione.

In fase preliminare sarebbe quindi utile verificare il proprio sottotono, iniziando a definire se la pelle ha una sfumatura gialla o rosa.

Il consiglio è quello di osservarsi sotto una luce del tutto naturale, così da evitare l’interferenza di quella artificiale che in questi casi è raramente un valido alleato.

Siedi accanto a una finestra luminosa senza subire direttamente l’azione dei raggi del sole e procedi con una serie di test, come quello delle vene o quello del panno beige o bianco che, se accostato al viso, permette di verificare la tendenza cromatica più corretta.

Se scopri che la tua pelle è di tipo caldo, via libera al biondo dorato, al castano cioccolato, al miele e al caramello, mentre se il tono è freddo opta per un beige chiaro, un ghiaccio, un blu-nero o un color caffè.

Possono sembrare semplici sfumature ma fanno la differenza tra un look discreto e uno davvero wow.

Le donne più fortunate sono certamente quelle dall’incarnato neutro, che possono permettersi di giocare con i vari toni a disposizione, partendo dalle gradazioni più scure fino ad arrivare a quelle più chiare.

La scelta della tinta in base al tipo di capello

L’approccio di un buon parrucchiere non può assolutamente prescindere dalla tipologia di capello da trattare, scegliendo la tecnica migliore per permettere alla chioma di spiccare tra le altre e soprattutto mantenersi nel tempo.

Se avete i capelli tendenzialmente lisci, potete optare per tutte le tinte effettuabili a mano libera, poiché la linea regolare richiede delle sfumature che possano creare volume e dinamismo, così da rendere più originale e moderno il look.

I ricci, invece, si prestano meglio ai bassi contrasti, poiché in questo caso la tendenza è quella a mettere ordine avendo già il necessario movimento.

Le donne più fortunate sono quelle che posseggono una leggera ondulatura, perché si prestano a tutte le soluzioni del settore, da scegliere a seconda della propria inclinazione o della creatività del professionista.

Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a un esperto del colore, che sappia effettuare preventivamente un’analisi obiettiva e identifichi la procedura più idonea a valorizzare i tratti del viso e la cromia generale della pelle.

La tinta non dirada i capelli

Sono ancora molti a credere che effettuare frequenti colorazioni del capelli portino alla caduta dello stesso.

In realtà le moderne tinte presentano al loro interno numerose sostanze nutritive e benefiche, che vanno a bilanciare l’azione aggressiva presente soprattutto nello schiarente, consentendo di ottenere una chioma fluida e decisamente brillante.

L’essenziale è affidarsi a un parrucchiere che utilizzi prodotti di ottima qualità, in grado di assicurare la salute della testa e non il suo danneggiamento.

Pertanto, se appurate una progressiva perdita di capelli ciò non è attribuibile a questa causa ma probabilmente a fattori genetici o a patologie sopraggiunte, che sarebbe opportuno appurare presso un medico competente.

Come far durare di più la tinta?

In primo luogo la frequenza della colorazione dipende dalla velocità con cui la vostra chioma tende a crescere, visibile soprattutto attraverso la ricrescita che viene a formarsi.

Un valido suggerimento è quello di lavare i capelli colorati non più di 3 volte alla settimana, sia per garantire un corretto equilibrio ma soprattutto per mantenere i pigmenti più a lungo nel tempo.

I prodotti utilizzati dovrebbero inoltre essere adatti al tipo di chioma trattata, poiché posseggono elementi in grado di favorire la naturale bellezza del capelli, indipendentemente se liscio o riccio.

Questo discorso vale soprattutto per i biondi freddi, che temono la fuoriuscita del giallo oppure tendono a virare verso il grigio.

Un ulteriore consiglio è quello di risciacquare sempre con acqua tiepida o preferibilmente fredda, poiché tende a chiudere le squame e far apparire il fusto decisamente più sano e lineare.

Il sole sarebbe invece un elemento da prendere con le giuste precauzioni, utilizzando un buon filtro che impedisca ai raggi UV di seccare ulteriormente la cute e rendere il colore più spento.

Il medesimo discorso vale per l’acqua salata, che tende a disidratare in maniera piuttosto decisa. Per questo, al termine del bagno al mare, è una buona abitudine quella di passare le lunghezze sotto un getto dolce, così da rimuovere la salsedine e tutto il suo effetto inaridente.

Anche il cloro non è certo un alleato e quindi prima di entrare in piscina sarebbe opportuno bagnare la testa con acqua fresca, così da non creare uno shock termico.

Il discorso del colore vale a maggior ragione quando si procede con la piega quotidiana. Il phon e la piastra non sono nemici giurati del capelli se utilizzati in maniera corretta e soprattutto in presenza di un buon siero che possa creare una barriera protettiva durevole e resistente.

In questo modo il risultato sarà perfetto in breve tempo e soprattutto la nuance scelta non perderà tono e brillantezza.